L'oscilloscopio

Prima di passare ad una sua descrizione cerchiamo di comprendere come sia resa possibile la visualizzazione di un segnale sullo schermo. Il "cuore", per così dire, di un oscilloscopio è costituito da un tubo a raggi catodici (CRT), rappresentato in fig. 2, come si può osservare esso è composto da un catodo, da un sistema di griglie e di anodi, da un sistema di placchette di deflessione e da uno schermo.

Fig. 2

Il catodo è riscaldato da un filamento che emette elettroni per effetto termoionico: il fascetto elettronico viene accelerato e focalizzato sullo schermo dalle griglie e dagli anodi che realizzano un sistema di lenti elettroniche: agendo sui controlli (che modificano i potenziali elettrici a cui fanno capo le griglie e gli anodi) si ottengono la corretta messa a fuoco e la desiderata intensità dell'immagine sullo schermo.

Lo schermo è ricoperto di fosfori che emettono energia luminosa quando sono colpiti dal fascetto elettronico; la durata del fenomeno dipende dalla cosiddetta persistenza dei fosfori (10-5s per il tipo verde: 10-4s per il tipo blu).

  GiorginiGiorgio@infozone.it
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